“Tutto fa brodo”, “contro una generazione che pensava in grande”, è il titolo che subito incuriosisce dell’ultimo libro, recentemente presentato a Brolo, del Sen. Domenico, più comunemente chiamato Mimmo, Nania, già Vice Presidente del Senato dal 2008 al 2013 e prima Capogruppo di Alleanza Nazionale dal 2001 al 2006, dedicato ad alcune specifiche e importanti vicende politico-amministrative e giudiziarie del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, a cavallo del primo e secondo decennio degli anni duemila, che tanto clamore allora suscitarono.
Sostanzialmente una rigorosa operazione verità ampiamente ripercorsa e puntualmente documentata dall’autore con dovizia di allegati e rimandi anche fotografici, per far conoscere al pubblico dei lettori l’origine, i percorsi e gli approdi della richiesta per ben due volte, a distanza di alcuni anni, nel 2006 e nel 2012, addirittura dello scioglimento del Consiglio Comunale di Barcellona, per presunti condizionamenti mafiosi.
Fattispecie e ipotesi che allora sorpresero e sconvolsero non solo il Sindaco in carica di Barcellona Candeloro Nania, cugino del senatore, ma tutta la maggioranza politica che lo appoggiava e gli elettori, proprio per il segno opposto, di contrasto deciso alla criminalità organizzata e segnatamente mafiosa, che aveva caratterizzato, dice Mimmo Nania, l’amministrazione e prima ancora il partito del Sindaco e complessivamente l’alleanza di centro-destra già dal programma e dalla campagna elettorale. “La nostra-dice Nania- era vera antimafia, non antimafia di facciata”.
Come è noto, entrambe le volte, dopo tanti passaggi procedurali intermedi, non solo la richiesta di scioglimento fu respinta e archiviata dai Ministri degli Interni, di colore opposto o lontano rispetto alla parte politica interessata, prima Giuliano Amato del governo Prodi, poi Rosanna Cancellieri del governo Monti, ma dichiarata anche processualmente l’insussistenza dei fatti. La stesso titolo del libro “Tutto fa brodo” allude, chiarisce Nania, ad una espressione, pronunciata in quei giorni, sintomatica dell’incosistenza e palese contraddittorietà delle prove prodotte, anche in riferimento ai periodi temporali e ai soggetti coinvolti, che non avevano assoluta corrispondenza con la giunta di Candeloro Nania.
L’argomento è stato discusso, facendo direttamente conoscere la pubblicazione del Sen.Nania, in una animata e partecipata tavola rotonda promossa nel contesto dei “Pomeriggi con l’autore” presso il Palazzo Germanà, da Nino Germanà, Presidente Centro Studi Lancia di Brolo, e con l’autore hanno dialogato il Prof. Daniele Macris, Presidente della Comunità Ellenica dello Stretto, docente di Latino e Greco presso il Liceo Maurolico di Messina e il giornalista Gigi Cartagenova che ha introdotto i contenuti e moderato le conversazioni.
Naturalmente il tema del libro ha facilmente rimandato, poco dopo, ad interventi e riflessioni di respiro più generale, ai rapporti tra giustizia e politica con riferimento all’attualità e più complessivamente alle riforme istituzionali e costituzionali, dal premierato all’autonomia differenziata e al ruolo e alla trasformazioni dei partiti e delle leadership.
Mimmo Nania, protagonista locale e nazionale della politica della prima e seconda repubblica come esponente della destra, dal 1987 al 1996 eletto alla Camera, dal 2001 al 2013, al Senato, quanto alle questioni affrontate nel libro, nel dirsi ovviamente molto sollevato, insieme a tutti gli amici amministratori coinvolti, per gli esiti felici delle vicende narrate che scagionano da ogni minima accusa, rivelatesi del tutto infondate, esprime però l’amarezza per il pesante clima subito per anni e soprattutto la delusione per avere visto, in questo modo, inattuata e sepolta una intera prospettiva amministrativa di riscatto e riconversione sociale ed economica del territorio di Barcellona, e di un grande comprensorio che poteva andare da Villafranca fino a Patti, cui assicurare un futuro finalmente migliore.
Al centro delle vicende il grande parco urbano commerciale di Barcellona che non vedrà mai la luce, i due invece sorti a Milazzo, e nel mezzo prefetti, procure, giudici, sindaci, consigli comunali, associazioni varie, articoli giornalistici, esposti, richieste di accesso agli atti e di scioglimento dei consessi eletti, interrogazioni parlamentari, Ministri chiamati a decidere. Un giallo a lieto fine pieno di insidie, misteri, colpi di scena, che tanto ha segnato il comune di Barcellona e che viene ripercorso nel libro.
L’importante che verità e giustizia abbiano trionfato, restituendo piena dignità etica alle persone coinvolte e ingiustamente accusate di un reato gravissimo come quelli a diverso titolo di mafia, dice Nania.
“Volevamo pensare e agire in grande, ma non è stato possibile” dice ancora Mimmo Nania, ancora e sempre innamorato della politica, pur oggi solo da attento spettatore. Si dice adesso preoccupato per la congiuntura nazionale e internazionale, per l’economia e il teatro di guerre in corso e per il livello della partecipazione politica ed elettorale nel nostro paese.
Il prof. Daniele Macris si è anche soffermato sui rapporti tra Europa e Stati Uniti, particolarmente in merito all’interlocuzione con la Russia sia storicamente che nell’attualità della vicenda ucraina e dei suoi riflessi sull’Italia e si è addentrato sul ruolo e l’origine dell’Unione europea dall’allargamento fino alla crisi attuale e alle questioni della difesa e degli armamenti.
Gigi Cartagenova ha rimarcato come la stagione delle riforme sia essenziale per l’Italia per l’equilibrio dei poteri costituzionali e per la ripresa produttiva, economica ed occupazionale, soprattutto per rilanciare finalmente il Mezzogiorno, liberandolo dai fattori vari che lo attanagliano e bloccano a vari livelli di responsabilità . La crisi di conoscenza e consapevolezza della vera realtà dei fatti e dei registi a vario titolo, ha aggiunto, penalizza drammaticamente i giovani e concretamente le loro speranze per il futuro da costruire.
Nino Germanà si è detto soddisfatto dell’incontro organizzato attraverso un libro significativo, sui temi cruciali di verità e giustizia, della presenza importante del sen. Nania, testimone attivo di primo piano di un lungo periodo politico, ringraziando i relatori e i partecipanti, sicuro del prosieguo che iniziative similari possano succedersi per confronti utili e necessari che arricchiscono sul piano sociale e culturale.
di | Fonte: Yescomment